SUPERNOVA DI MAIS E SCAGLIE DI CIOCCOLATO
Caro gioioso e tedioso pubblico del Joey’s Garage nonchè stupendi spettatori, bentornati ad una nuova puntata di questa rubrica dedicata a tutti voi.
Ritorna MASTERCHEM!
Vorrei rispondere ad un quesito che Paolone da Frosinone, uno dei nostri più cari e fedeli spettatori, ci ha posto.
Il buon Paolone chiede: ”Il pollo alla pordenonese, lo posso cuocere anche in forno oppure solo a cannonate?”
Caro Paolone, il tuo interrogativo, per quanto ben condito da una sana vena goliardica, non è del tutto privo di senso logico.
La ricetta del Pollo alla pordenonese veniva già preparato dai cinesi della provincia di Tiku Chi Nai nel 9° secolo che prediligevano la cottura alla polvere da sparo.
Ho letto che ci sarà un processo presso la Procura militare per accertare quanto avvenuto a Pordenone e pare che le galline saranno chiamate a deporre.
Ma torniamo a bomba…
Oggi il nostro team ha pensato di proporvi un piatto vegetariano, visto che ci avete scritto in molti per chiederci una ricetta che fosse totalmente priva di gusto, ma perlomeno salutare e dietetica.
Ecco quindi che per trinare la confraternita, vi proponiamo la SUPERNOVA DI MAIS CON SCAGLIE ACUMINATE DI CIOCCOLATO.
Questi gli ingredienti per una scalata del Monte Everest:
Un ettaro di mais della piana di Borgobrutto
4000,5 grammi di cuor di cacao super fondente al sole del deserto del Sahara
Una sporca dozzina di uova di corvo
37/6 al quadrato di zucchero di canna senza filtro, raffinato oppure snob
2 centogradi di Spraporrino comune
Preparazione
Come prima cosa, cari piccoli creti, cerchiamo di capire meglio, magari cercando su Google come fanno i più furbi oppure chiamando in aiuto gli amichetti saputelli che tutti noi abbiamo, cosa sia lo Spraporrino, visto che, apparentemente, non esiste in nessuna forma solida o liquida sul pianeta Terra.
Una volta capito che la risposta è sì dentro di voi, ma non siete in grado di capirla, potete dedicarvi alla derattizzazione del campo di mais.
Terminato questo processo, che vi farà perdere circa un paio di giorni di vita, raccogliete a mano le pannocchie, aiutandovi con delle comuni pinze in cartongesso.
Mettetevi quindi alla ricerca di un nido di corvi (solitamente sono riconoscibili dalle bandiere nere con i teschi in bellavista) e tentate di prelevare le uova direttamente dal nido, possibilmente evitando di essere massacrati dal corvo proprietario delle uova.
Per distrarre l’incazzato volatile, potete anche eventualmente tentare di imitare il tipico suono del raccoglitore ufficiale di uova di corvo.
Cosa fare
Una volta recuperate queste benedette uova, se sarete ancora vivi, potrete tornare alla vostra cucina e depositare il cuor di cacao super fondente su un tavolo in pietra lavica del Vesuvio.
Frantumatelo in mille pezzi utilizzando esclusivamente una clava unna in ghisa HD ultrapesante.
Glassate, con del comune vetro, il cioccolato insieme ai 37/6 al quadrato di zucchero di canna senza filtro e, con la cortesia ed il fare compìto che contraddistingue Gordon Ramsey, continuate a chiedere scusa al corvo che, scaltro come Sheryl Crow, vi avrà, nel frattempo, raggiunto in cucina. Mantecate con la grazia di Ringhio Gattuso i 2 centogradi di Spraporrino o comunque basta il gesto, non inserirlo in questa ricetta ci pareva brutto.
A questo punto, non appena avrete sbollentato in acqua fredda il mais, vetrificato il cioccolato e mantecato, appunto, l’ignoto Spraporrino, emulsionate con un trapano a percussione il rosso delle uova di corvo e, contemporaneamente, salmistrate, con mano ferma, il bianco.
Raccogliete il tutto in una vasca di ceramica vietnamita e poi attendete che Nico torni dalla Giamaica.
Mi raccomando, il piatto deve iniziare a decomporsi, per ottenere quel tipico aroma che tanti chef invidiano alla cucina degli istituti penitenziari della Corea del Nord.
Consigli di Masterchem:
Se non avete ancora trovato informazioni utili riguardo lo Spraporrino, contattate a mio cuggino Gerry che abita a Nichelino. Saprà sicuramente ragguagliarvi o, alla peggio, vi ficcherà due schiaffi.
Difficoltà del piatto:
Il piatto non è troppo complicato, è sufficiente ricordare a memoria i cambi di tempo di Dance of the Eternity dei Dream Theater.
SUPERNOVA DI MAIS E SCAGLIE DI CIOCCOLATO